venerdì 31 marzo 2017

Bilancio di Previsione CONSIGLIO COMUNALE del 29-03-2017

    CONSIGLIO COMUNALE del 29 MARZO 2017

BILANCIO DI PREVISIONE

Intervento del Capo Gruppo della

Lista Civica Giovani Sestesi

Consigliere Comunale

Paolo Vino

 
 
 
 


INTERVENTO INTEGRALE.
Ci  aspettavamo una proposta programmatica, che tenesse conto dei risultati ottenuti, delle  difficoltà politiche incontrate da una maggioranza litigiosa e ballerina, di un’analisi della crisi occupazionale e lavorativa della città, di come affrontare il continuo e progressivo svilimento identitario, della stagnazione di quella crescita culturale e sociale  che rischia di  rendere periferia, intere aree dell’hinterland milanese.
Scopriamo una proposta molto autoreferenziale, e ci può anche stare in questo periodo, ma di assoluta  incapacità programmatica.
Molta enfasi e poco costrutto.
Il livello di capacità politica di un’amministrazione si rileva dagli investimenti, e Sesto San Giovanni ne avrebbe assoluto bisogno vista la situazione di degrado in cui versano stabili comunali, scuole, parchi, giardini, strade, marciapiedi.
Insomma un programma di manutenzione della città, assolutamente necessario di cui non si trova traccia nel documento. Leggendo scopriamo che per il 2017, anno delle elezioni, le entrate presunte in conto capitale previste sono di 23 milioni circa, ma già per il 2018 e il 2019 calano  rispettivamente a 8 milioni e 6 milioni e mezzo.
E’ chiaro che appare sovrastimata l’entrata per questo anno elettorale, e assolutamente non in linea col trand degli anni prossimi.
Ma anche se fosse esatto, saremmo ben lontani dai bisogni della città. così come la capacità di indebitamento che cozza fortemente con la struttura delle entrate, dalla tenuta e solidità della cassa, dalla capacità di programmazione della revisione dell’assetto urbanistico della città costruita.
A tale proposito mi preme sottolineare la mancanza assoluta di un’idea, di uno straccio di idea che possa in qualche modo ravvivare un tessuto urbano  con forti presenze di degrado.
Non notiamo  nessuna capacità di elaborazione progettuale, così come notiamo l’assoluto vuoto di idee sugli spazi urbani abbandonati, così come interi edifici produttivi  alla porta sud di Sesto.
Una buona pratica amministrativa vorrebbe l’attivazione dell’amministrazione impegnata ad agevolare il riutilizzo, andando oltre il fallimentare progetto Vado a Sesto, che ironicamente, visti i risultati, potremmo chiamare Vado via da Sesto.
Un piano di governo del territorio che andrebbe in questo senso rivisitato, rendendolo agibile ai processi di ristrutturazione, sviluppando percorsi di premialità soprattutto sulle destinazioni produttive.
Tutto ciò è possibile , ma ci vuole capacità politica e una visione sovra-comunale, direi europea, ma mi rendo conto di chiedere troppo.
Mi soffermo un attimo sulle politiche sociali, che presentano un bilancio non eccellente dovuto soprattutto alla stagnazione di una politica che presenta interventi ripetitivi, poco innovativi, assolutamente non in linea con le nuove esigenze, con le problematiche dovute alle malattie nascoste, invisibili  alle istituzioni ma consistentemente presenti  in una società che non le vede.
Non ho trovato tracce significative nella proposta, così come ho trovato riduttivo  e assolutamente insufficiente la politica sullo sviluppo educativo. Stagnazione, ripetitività, nessuno scatto di orgoglio, e soprattutto nessun riferimento ad un passato non molto, lontano, che fece della nostra città un punto di riferimento nazionale, per l’innovazione, la ricerca la sperimentazione e lo sviluppo delle politiche educative.
Eppure il vostro slogan è: Il futuro ha sempre le radici piantate nel passato. Ho l’impressione che queste radici siano state sradicate e non da noi.
Evito di ritornare sulla gestione del CDD, sulla politica sportiva passata da riferimento nazionale a gestione strapaesana, alla mancanza di idee in merito alla riorganizzazione del Comune, vera e propria base di efficienza politica, trattata in questi anni con interventi a spot, poco significativi assolutamente nocivi. Sulle problematiche ambientali c’è molta retorica, con passaggi di para ambientalismo, con l’assenza totale delle politiche alternative , in particolare quelle energetiche che aldilà del teleriscaldamento che per fortuna che ce l’abbiamo, ma diciamolo e ammettetelo non per merito vostro, non c’è  uno straccio di proposta. Chiudo confrontando il bilancio di questi anni di governo , con il Programma amministrativo depositato dalla Chittò al momento del suo insediamento, bene fatelo anche voi della maggioranza, vi accorgerete che, e voglio essere generoso,  il 60% di quanto previsto è rimasto sulla carta, anzi spesso si è operato in senso opposto da quanto scritto. Mi fermo qui, sperando che il futuro possa determinare un modo di amministrare diverso, rimettendo al centro il ruolo e la funzione dl consiglio, di creare un clima che aldilà delle differenziazioni, e dei diversi schieramenti sia correttamente di confronto e non di scontro. Noi in questi anni ci siamo impegnati in questo senso, spesso criticati , ma questo è il nostro modello e lo porteremo come bagaglio culturale per i nostri impegni futuri.
 
Paolo Vino
Consigliere Comunale
Lista Civica Giovani SEstesi

 

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