venerdì 27 ottobre 2023

SPARATORIA COL MORTO DI VIA PISA: FERMATO UN MAROCCHINO PRESENTE AL REGOLAMENTO DI CONTI TRA BANDE. LA PROTESTA DEI GIOVANI SESTESI

SPARATORIA COL MORTO DI VIA PISA: FERMATO UN MAROCCHINO PRESENTE AL REGOLAMENTO DI CONTI TRA BANDE. LA PROTESTA DEI GIOVANI SESTESI


Sparatoria col morto di via Pisa: fermato un marocchino presente al regolamento di conti tra bande. La protesta dei Giovani Sestesi

BY DIALOGO NEWS on 26 OTTOBRE 2023 • ( 0 )


 

SESTO SAN GIOVANNI – I carabinieri della compagnia di Sesto hanno fermato un marocchino 32enne, con diversi precedenti per spaccio, sul quale c’è il sospetto che fosse presente alla sparatoria costata la vita ad un 28enne e il ferimento di altri due uomini, tutti conosciuti nell’ambiente dello spaccio di droga.


I carabinieri sperano, anche attraverso la testimonianza del fermato, di poter ricostruire l’intera vicenda della sparatoria che ha riportato a Sesto uno stato di allarme e paura per la sicurezza sociale. Il regolamento di conti avvenuto in via Pisa rimette in discussione la tranquillità dei cittadini e molti sestesi chiedono una maggiore vigilanza.

Sulla sparatoria c’è da registrare una dichiarazione del sindaco Roberto Di Stefano al quotidiano Il Giornale dove trova il modo di giustificare l’episodio di Sesto. Il segretario politico dei Giovani Sestesi critica questo comportamento del primo cittadino e commenta: “L’intervista rilasciata dal Sindaco di Sesto a Il Giornale sui gravi fatti di sangue successi è un capolavoro di ipocrisia politica e di irresponsabilità. Di Stefano parla di lite tra balordi derubricando di fatto lo spaccio di droga che investe la città, in una lite da cortile. Il suo atteggiamento pomposo è avvilente. Scarica le responsabilità sul sindaco di Milano.

Una tattica politica che ha sempre usato dal primo giorno dell’insediamento. I problemi attribuiti agli altri, i meriti sono solo suoi. Solo qualche giorno fa, commentando l’arresto a Monza di un presunto terrorista che in passato aveva dimorato a Sesto, Di Stefano aveva chiosato: “Le nostre azioni politiche, hanno fatto terra bruciata, per la violenza non c’è spazio a Sesto”.

Dopo l’omicidio di via Pisa, riversa la colpa sul sindaco di Milano. Una manifestazione di insensibilità, di irresponsabilità e di pochezza politica. Una dimostrazione della pericolosità di un sindaco e di una giunta, senza spessore, senza visione politica, senza senso. Un’amministrazione di incapaci che sta trascinando Sesto nel baratro. La dichiarazione di Di Stefano merita un solo commento: irricevibile”.


Paolo Vino, Segretario Giovani Sestesi e Lista Popolare

martedì 24 ottobre 2023

DI STEFANO MILLANTA SICUREZZA E A SESTO SAN GIOVANNI ARRIVA IL FAR WEST, MA DOVE VIVE?

 COMUNICATO STAMPA


DI STEFANO MILLANTA SICUREZZA E A SESTO SAN GIOVANNI ARRIVA IL FAR WEST, MA DOVE VIVE?


Il sindaco si sarà addormentato sognando una “città sicura”, peccato che al suo risveglio vedrà una Sesto in cui si spara e ci si accoltella. 

Caro sindaco, dorma di meno e lavori di più! 


Peraltro, per testimoniare lo stato di abbandono della nostra città, in questo momento di crisi né il Sindaco né l'assessore alla sicurezza sembrano avere una chiara direzione da seguire.

Il Sindaco sembra aver adottato l’unico modo che conosce e cioè un atteggiamento propagandistico irritante e stucchevole, mentre a Sesto si spara e ci si accoltella.

I problemi che affliggono la nostra comunità sono drammaticamente esplosi da quando questa amministrazione ha preso il potere. L'Amministrazione con il suo modo di fare da tifoseria, sembra aver alimentato un clima di rabbia e tensione che ha lasciato la città in uno stato comatoso. L'insicurezza regna sovrana, creando un ambiente teso e divisivo. Di Stefano ha emesso proclami contro la costruzione della moschea, incolpando erroneamente questa struttura come causa di tutti i mali, anche se era stata precedentemente approvata e autorizzata da lui stesso, scaricando responsabilità su chi non aveva alcuna colpa.

Oggi, Sesto sembra essere diventata un Far West, ed è giunto il momento di adottare misure concrete e mirate per ripristinare la sicurezza e la serenità di questa città, dove le persone possono tornare a vivere e passeggiare per le strade senza timori.

Il Segretario dei Giovani Sestesi e della Lista Popolare, Paolo Vino, esprime profonda preoccupazione per la crescente insicurezza che ha investito la nostra città. “Ma che città sta diventando Sesto San Giovanni?” dice Vino. “Ieri, si è verificato un altro tragico omicidio, ulteriore episodio in una serie inquietante che comprende risse, accoltellamenti, stupri e atti vandalici. Non c'è traccia di una minima sicurezza, nonostante il clamoroso annuncio di un assessore alla sicurezza, una figura finora invisibile, una specie di Pecos Bill spettrale”.

È ora di porre fine alla propaganda e di prendere azioni concrete. Sesto non merita questo declino, ed è giunto il momento che il Sindaco si assuma le proprie responsabilità. Il suo fallimento è evidente e completo.

Sconcertante è quanto accaduto a una 89enne di Sesto San Giovanni aggredita nella notte mentre era di ritorno dalla farmacia: prima è stata derubata, poi picchiata e infine violentata per un’ora nell’androne della propria casa.


Sconcertante è quanto accaduto a una 89enne di Sesto San Giovanni aggredita nella notte mentre era di ritorno dalla farmacia: prima è stata derubata, poi picchiata e infine violentata per un’ora nell’androne della propria casa. 

Un fatto angosciante che porta alla ribalta il tema della sicurezza nella città.

La triste realtà che ci troviamo a fronteggiare non può essere minimizzata o trascurata.

Il Segretario dei Giovani Sestesi, Paolo Vino, si esprime con grande preoccupazione riguardo all'incresciosa notizia della violenza subita da una anziana donna nella nostra città.

"È con sconcerto e amarezza che notiamo come il Sindaco Di Stefano, in un recente post su Facebook (in allegato), esalti il suo approccio alla "sicurezza" in città. Purtroppo, la dura realtà raccontata dalle cronache locali e addirittura nazionali, dimostra un quadro molto diverso, e spaventosamente preoccupante, da quello dipinto dal Sindaco stesso. Da una parte l'ennesimo episodio di violenza, che testimonia una situazione ai limiti della decenza, una città fortemente insicura. Dall'altra un primo cittadino che ignora (o fa finta di ignorare) e che con noncuranza tenta di ricucire forzosamente quello che ormai è sotto gli occhi di tutti.

La domanda dunque che sorge spontanea è: chi non dice la verità? I giornali - che parlano di una situazione allo sbando - oppure Di Stefano? La risposta, ahimè, è semplice: ribadisco con fermezza che è difficile ignorare la discrepanza tra le parole del Sindaco e la realtà vissuta dai cittadini di Sesto San Giovanni.

Ma quali sono le politiche che questa amministrazione mette in campo per garantire la sicurezza dei cittadini? Forse non ci sono politiche concrete o forse sono insufficienti? L'Assessore responsabile sembra essere assente e ignora in silenzio questa situazione critica."

Il Segretario dei Giovani Sestesi con fermezza e determinazione invita l'amministrazione Di Stefano a smetterla con promesse vuote e post Facebook dall'aria fasulla e a passare all'azione concreta. I cittadini di Sesto San Giovanni meritano di vivere in una città sicura, e questa responsabilità spetta in primis all'amministrazione.

La sicurezza dei cittadini non è un tema su cui scherzare o fare propaganda politica. È una questione seria che richiede azioni immediate e un impegno reale. Gli abitanti di Sesto San Giovanni meritano di essere ascoltati e protetti, e non possono essere lasciati indietro in un clima di incertezza e insicurezza.

mercoledì 20 settembre 2023

Dopo quest’ultima perla su Piazza Trento e Trieste, forse è meglio che Di Stefano & C. si dimettano prima di fare altri danni.



Dopo quest’ultima perla su Piazza Trento e Trieste, forse è meglio che Di Stefano & C. si dimettano prima di fare altri danni.

Sesto San Giovanni, 20.09.2023 -
La città ormai è sotto la scure di incompetenti che pretendono di amministrarla. È delittuoso assistere allo scempio continuo e perpetrato. Sono fallimentari su tutti fronti, da quello sociale, a quello culturale, passando per la totale assenza di progettualità urbanistica con annesse inefficienze dei lavori pubblici e un consolidato deserto commerciale.


Sono stati bravi solo nella loro propaganda, vendendo fumo. 
Si sono riempiti la bocca dello slogan “SestoSiCura” mentre riducevano silentemente la città in un Far West, con risse, accoltellamenti, furti, vandalismi ecc. 
Che fine ha fatto il controllo del vicinato? 
A questo va aggiunta l’ultima perla che interessa piazza Trento e Trieste, ultimamente teatro di risse e accoltellamenti.
L’unica risposta che ha saputo dare questa amministrazione di incapaci seriali è stata l’asportazione delle panchine, che secondo questi fenomeni, favorivano i bivacchi e quindi degrado e insicurezza. Risultato? Nessuno più potrà sedersi in piazza, perché l’amministrazione comunale non riesce a garantirne la sicurezza. Una dimostrazione lampante di incapacità.
Una chiara sconfitta politica e amministrativa. 

A questo punto, questa giunta ha solo ed un’unica via d'uscita: dimettersi per acclarata incapacità.

martedì 19 settembre 2023

MONUMENTO DI VIA CARDUCCI. ENNESIME TEMPISTICHE DISCUTIBILI: L’AMMINISTRAZIONE DI STEFANO SE LA PRENDE COMODA.

 

MONUMENTO DI VIA CARDUCCI. ENNESIME TEMPISTICHE DISCUTIBILI: L’AMMINISTRAZIONE DI STEFANO SE LA PRENDE COMODA.

 

Sesto San Giovanni, 18.09.2023 – Il monumento di via Carducci, da tempo ormai si presenta in un vero stato di degrado, il legno marcio e mangiato dall’usura, i fermi portanti ormai arrugginiti non reggono più, la struttura da un momento all’altro potrebbe cedere con rischio di gravi danni. A oggi, finalmente dopo anni di denunce, il Monumento di via Carducci, simbolo e importante scultura di Sesto San Giovanni, potrebbe, FORSE, essere sistemato.

Per fortuna non vi sono stati danni provocati dallo stesso durante i più recenti temporali ed eventi legati al maltempo. Ma quanto e cosa ancora bisogna aspettare per poter procedere a lavori di messa in sicurezza e restauro? Un intervento che doveva essere urgente, ha atteso (e speriamo non dovrà ancora attendere) 4 lunghi anni: la più idonea rappresentazione di un modus operandi della Giunta Di Stefano con cui questa città, purtroppo, si trova a dover fare i conti.

In qualità di consigliere comunale, “presentai un'interrogazione comunale urgente per denunciare il degrado del monumento e sollecitare un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti. Tuttavia, alla luce dei fatti, “tempestivo” si fa per dire poiché ci troviamo, nuovamente, dinanzi a un’amministrazione le cui tempistiche di azione sono alquanto discutibili” così Paolo Vino Segretario Politico dei Giovani Sestesi-Lista Popolare X Sesto intende sottolineare ancora una volta la noncuranza che caratterizza l’operato dell’amministrazione.

Per mezzo del suo post annuncia che siamo dinanzi, forse, ad una risoluzione definitiva di una questione che ha attirato l'attenzione della comunità locale per diversi anni.

Una situazione quella del monumento di via Carducci che potrebbe finalmente vedere “la luce in fondo al tunnel” viste le numerose contestazioni, denunce e discussioni che si sono avute a più riprese fin dal 2019.

Il Monumento è parte del patrimonio storico e culturale di Sesto San Giovanni, e la sua condizione è stata oggetto di preoccupazione per molto tempo, oltre che per questione di decoro della struttura e dell’area circostante, anche e soprattutto per questioni di sicurezza pubblica e non può rimanere in questo stato.

 

“Finalmente grazie alle nostre contestazioni e segnalazioni dopo la denuncia dell’infinito cantiere della piscina De Gregorio un altro pezzo simbolo della nostra di città sarà sistemato: che dire, di certo non “grazie” a Di Stefano.













domenica 3 settembre 2023

MALTEMPO IL GIORNO DOPO / Il segretario dei Giovani Sestesi Vino: “Incompetenza e incapacità degli amministratori sommano il disastro dell’ultimo temporale”

MALTEMPO IL GIORNO DOPO / Il segretario dei Giovani Sestesi Vino: “Incompetenza e incapacità degli amministratori sommano il disastro dell’ultimo temporale”

BY DIALOGO NEWS on 28 AGOSTO 2023 • ( 0 )



Tombini ostruiti (facebook)


SESTO SAN GIOVANNI – Non si placa la polemica tra il segretario dei Giovani Sestesi Paolo Vino e la giunta Di Stefano. Il maltempo di sabato che ha causato nuovamente gravi danni nella città di Sesto, con alberi caduti e allagamenti di strade e piazze ha fatto ripartire le polemiche dei giorni scorsi, dopo il nubifragio di fine luglio.

In un comunicato il segretario Paolo Vino non usa mezzi termini sulle responsabilità: ““La recente ondata di maltempo ha causato danni ingenti alla nostra comunità locale: in momenti come questi ci aspettiamo un’azione tempestiva e incisiva da parte delle autorità locali e in particolare del Sindaco Di Stefano, nonché un’intelligente azione di gestione preventiva che, tuttavia, per questa volta come per tutte le volte precedenti, è mancata.

Purtroppo dobbiamo constatare che la gestione di questa emergenza è stata del tutto inadeguata. I cittadini di Sesto San Giovanni si ritrovano ad oggi a fronteggiare le conseguenze di un maltempo straordinario, conseguenze che potevano essere gestite in anticipo, e limitatamente azzerate, per mezzo di risposte concrete e azioni di supporto preventivo che tuttavia non sono arrivate e non sono state poste in essere. I sestesi si trovano dunque a fronteggiare per l’ennesima volta una situazione straordinaria che da tempo ormai sta abituando a diventare ordinaria.

Allora ci chiediamo: forse pensare al bene dei cittadini era un impegno troppo dispendioso di tempo in periodo di ferie? Riteniamo che sia giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni, o per meglio dire, dell’assenza di azioni, che hanno portato alla situazione attuale”.

A SESTO CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B: DI STEFANO RESPONSABILE DI QUESTO CLIMA.

A SESTO CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B: DI STEFANO RESPONSABILE DI QUESTO CLIMA.


Un vero clima di tifoseria da stadio (con tutto rispetto per il calcio) è il risultato dell’operato di Roberto Di Stefano, già a partire dalla sua elezione a Sindaco nel 2017. Le scene del 2017, le urla “abbiamo preso ed espugnato Sesto” o i salti sui banchi di consiglieri uscenti nel 2022 abbinati ai cori “chi non salta Comunista è”, lo dimostrano.

Cittadini di serie A e cittadini di serie B: non si tratta di una mera didascalia, bensì della descrizione metaforica di una serie di situazioni che si sono create in questi ultimi anni e dimostrazione di ciò, vi sono i fatti a conferma. 

“Giorni fa ho denunciato lo stato di fatto del cantiere di via Campestre 250, lavori ultimati (con metodi e risultati discutibili) e lavori in corso, senza un vero e proprio controllo da parte dell’amministrazione comunale. Eppure si tratta di soldi pubblici, soldi nostri.
Ancor più grave è lo stato in cui vivono i cittadini sestesi che abitano in viale Edison ang General Cantore e quelli di via N. Bixio: una situazione al limite dell’indecenza, non è possibile che nel 2023 vi siano ancora surreali immagini di questo tipo (vedi foto allegate)”, così denuncia incredulo, Paolo Vino, Segretario delle Liste Giovani Sestesi e Lista Popolare. 

“Non mi interessa se la competenza sia del Comune di Sesto o di Aler o altro ente, la realtà è che lì vi abitano cittadini Sestesi e un comune di tutto rispetto dovrebbe occuparsi dei propri abitanti: a Sesto San Giovanni così non è. Non ci si può voltare dall’altra parte, l’amministrazione comunale deve intervenire e fare in modo che quelle persone (si, è di persone che stiamo parlando, PERSONE) possano vivere in condizioni dignitose, o meglio, basterebbe anche solo “normali”.
Non è accettabile passare sotto i balconi di via Bixio e vedere teli verdi pieni di foglie e quant’altro, come fossero cestini della spazzatura pronti a cadere da un momento all’altro, non è possibile passare sotto le finestre e balconi di via G. Cantore e osservare le facciate cadere a pezzi. Adesso Basta. Non so se, chi si dovrebbe occupare di patrimonio pubblico sarebbe disposto a vivere in quelle condizioni, ma una cosa è certa: non è permesso voltarsi dall’altra parte scaricando, come spesso succede, quella che dovrebbe essere la propria responsabilità su altri perché nel frattempo i cittadini vivono nella vergogna lasciata in quel modo”. 

Vino si rivolge direttamente a Di Stefano: “Caro Sindaco, quando hai finito di farti le foto con Diodato in Piazza Petazzi, passa anche dai tuoi concittadini di viale Edison e via Bixio e non dimenticarti di alzare lo sguardo ai palazzi perché lí ti accorgerai in quale stato vivono i Sestesi o quelli che tu, evidentemente, consideri Cittadini di serie B”.

Qualcuno dovrebbe optare per le dimissioni per incompetenza e incapacità. Poca manutenzione, nessun intervento dopo il precedente disastro se non pianificazione di ferie e vacanze.

Qualcuno dovrebbe optare per le dimissioni per incompetenza e incapacità. Poca manutenzione, nessun intervento dopo il precedente disastro se non pianificazione di ferie e vacanze.











Il segretario delle liste dei Giovani Sestesi e della Lista Popolare, Paolo Vino, esprime profonda preoccupazione e sdegno per la situazione attuale che affligge la nostra amata città.

“La recente ondata di maltempo ha causato danni ingenti alla nostra comunità locale: in momenti come questi ci aspettiamo un'azione tempestiva e incisiva da parte delle autorità locali e in particolare del Sindaco Di Stefano, nonché un’intelligente azione di gestione preventiva che, tuttavia, per questa volta come per tutte le volte precedenti, è mancata.

Purtroppo dobbiamo constatare che la gestione di questa emergenza è stata del tutto inadeguata. I cittadini di Sesto San Giovanni si ritrovano ad oggi a fronteggiare le conseguenze di un maltempo straordinario, conseguenze che potevano essere gestite in anticipo, e limitatamente azzerate, per mezzo di risposte concrete e azioni di supporto preventivo che tuttavia non sono arrivate e non sono state poste in essere. I sestesi si trovano dunque a fronteggiare per l’ennesima volta una situazione straordinaria che da tempo ormai sta abituando a diventare ordinaria.
Allora ci chiediamo: forse pensare al bene dei cittadini era un impegno troppo dispendioso di tempo in periodo di ferie?” cosi tuona Paolo Vino contro l’operato, o meglio dire, il mancato operato della giunta comunale di Sesto San Giovanni.

E ancora: “Riteniamo che sia giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni, o per meglio dire, dell'assenza di azioni, che hanno portato alla situazione attuale.
Qualcuno dovrebbe optare per le dimissioni per incompetenza e incapacità. Poca manutenzione, nessun intervento dopo il precedente disastro se non pianificazione di ferie e vacanze. Sono stato educato a ritmo di “prima il dovere e poi il piacere”, soprattutto quando si tratta di un bene comune a tanti. Dimissioni, tutti a casa.” conclude Vino in un post Facebook.

Post Facebook tramite cui tanti, troppi cittadini hanno fatto sentire la propria voce, denunciando mal gestione e disinteresse da parte di chi dovrebbe occuparsi della nostra città.

“Sesto San Giovanni merita un'amministrazione che sia pronta e in grado di proteggere e servire i suoi cittadini in momenti di difficoltà. Non possiamo permettere che la mala gestione del territorio e l'inerzia amministrativa mettano a repentaglio la sicurezza e il benessere delle nostre comunità”, rilancia Paolo Vino.

Sesto, patrimonio pubblico in assoluto degrado lasciato abbandonato: l’appello di Vino a sanare la situazione


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Sesto, patrimonio pubblico in assoluto degrado lasciato abbandonato: l’appello di Vino a sanare la situazione

BY DIALOGO NEWS on 1 SETTEMBRE 2023 • ( 0 ) Il degrado ed i pericoli sono evidenti (facebook)










 SESTO SAN GIOVANNI – I selfie della città definita bella e proiettata verso il futuro contrapposti alle immagini e le accuse verso la giunta Di Stefano che trascura il patrimonio pubblico e lascia i sestesi (definiti di serie B) a vivere in stabili degradati, pericolosi e non all’altezza dell’immagine che si vuole far credere di Sesto San Giovanni. Un periodo che va dalla elezione del centrodestra ad oggi, dove l’ex consigliere ed ora segretario dei Giovani Sestesi Paolo Vino porta avanti la sua battaglia civile per migliorare la situazione.

“Un vero clima di tifoseria da stadio (con tutto rispetto per il calcio) è il risultato dell’operato di Roberto Di Stefano, già a partire dalla sua elezione a Sindaco nel 2017 – scrive Paolo Vino -. Le scene del 2017, le urla “abbiamo preso ed espugnato Sesto” o i salti sui banchi di consiglieri uscenti nel 2022 abbinati ai cori “chi non salta Comunista è”, lo dimostrano. Cittadini di serie A e cittadini di serie B: non si tratta di una mera didascalia, bensì della descrizione metaforica di una serie di situazioni che si sono create in questi ultimi anni e dimostrazione di ciò, vi sono i fatti a conferma”. 

Il comunicato prosegue: “Giorni fa ho denunciato lo stato di fatto del cantiere di via Campestre 250, lavori ultimati (con metodi e risultati discutibili) e lavori in corso, senza un vero e proprio controllo da parte dell’amministrazione comunale. Eppure si tratta di soldi pubblici, soldi nostri. Ancor più grave è lo stato in cui vivono i cittadini sestesi che abitano in viale Edison ang General Cantore e quelli di via N. Bixio: una situazione al limite dell’indecenza, non è possibile che nel 2023 vi siano ancora surreali immagini di questo tipo”.

Il segretario della lista Popolare per Sesto e dei Giovanbi sestesi sostiene che non mi interessa se la competenza sia del Comune di Sesto o di Aler o altro ente, la realtà è che lì vi abitano cittadini Sestesi e un comune di tutto rispetto dovrebbe occuparsi dei propri abitanti: a Sesto San Giovanni così non è. Non ci si può voltare dall’altra parte, l’amministrazione comunale deve intervenire e fare in modo che quelle persone possano vivere in condizioni dignitose, o meglio, basterebbe anche solo “normali”.

Non è accettabile passare sotto i balconi di via Bixio e vedere teli verdi pieni di foglie e quant’altro, come fossero cestini della spazzatura pronti a cadere da un momento all’altro, non è possibile passare sotto le finestre e balconi di via G. Cantore e osservare le facciate cadere a pezzi. Adesso Basta. Non so se, chi si dovrebbe occupare di patrimonio pubblico sarebbe disposto a vivere in quelle condizioni, ma una cosa è certa: non è permesso voltarsi dall’altra parte scaricando, come spesso succede, quella che dovrebbe essere la propria responsabilità su altri perché nel frattempo i cittadini vivono nella vergogna lasciata in quel modo.

Vino si rivolge direttamente a Di Stefano: “Caro Sindaco, quando hai finito di farti le foto con Diodato in Piazza Petazzi, passa anche dai tuoi concittadini di viale Edison e via Bixio e non dimenticarti di alzare lo sguardo ai palazzi perché lí ti accorgerai in quale stato vivono i sestesi o quelli che tu, evidentemente, consideri cittadini di serie B”.









Maltempo, Vino: nessun intervento dopo il precedente disastro by LO SPECCHIO di Sesto San Giovanni

 



Maltempo, Vino: nessun intervento dopo il precedente disastro

Paolo Vino

“La recente ondata di maltempo ha causato danni ingenti alla nostra comunità locale: in momenti come questi ci aspettiamo un’azione tempestiva e incisiva da parte delle autorità locali e in particolare del Sindaco Di Stefano, nonché un’intelligente azione di gestione preventiva che, tuttavia, per questa volta come per tutte le volte precedenti, è mancata”. Così il segretario delle liste dei Giovani Sestesi e della Lista Popolare, Paolo Vino, sulla gestione della emergenza maltempo, a suo avviso inadeguata. “I cittadini di Sesto San Giovanni – aggiunge – si ritrovano ad oggi a fronteggiare le conseguenze di un maltempo straordinario, conseguenze che potevano essere gestite in anticipo, e limitatamente azzerate, per mezzo di risposte concrete e azioni di supporto preventivo che tuttavia non sono arrivate e non sono state poste in essere. I sestesi si trovano dunque a fronteggiare per l’ennesima volta una situazione straordinaria che da tempo ormai sta abituando a diventare ordinaria. Allora ci chiediamo: forse pensare al bene dei cittadini era un impegno troppo dispendioso di tempo in periodo di ferie?” cosi tuona Paolo Vino contro l’operato, o meglio dire, il mancato operato della giunta comunale di Sesto San Giovanni”. E ancora: “Riteniamo che sia giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni, o per meglio dire, dell’assenza di azioni, che hanno portato alla situazione attuale. Qualcuno dovrebbe optare per le dimissioni per incompetenza e incapacità. Poca manutenzione, nessun intervento dopo il precedente disastro se non pianificazione di ferie e vacanze. Sono stato educato a ritmo di “prima il dovere e poi il piacere”, soprattutto quando si tratta di un bene comune a tanti. Dimissioni, tutti a casa.” conclude Vino. “Sesto San Giovanni merita un’amministrazione che sia pronta e in grado di proteggere e servire i suoi cittadini in momenti di difficoltà. Non possiamo permettere che la malgestione del territorio e l’inerzia amministrativa mettano a repentaglio la sicurezza e il benessere delle nostre comunità”, conclude Paolo Vino.

PENTAGRAMMA POLITICO / Il maltempo ha messo a nudo le responsabilità della giunta e l’indifferenza dell’opposizione BY Dialogo News

https://dialogonews.wordpress.com/2023/08/29/pentagramma-politico-il-maltempo-ha-messo-a-nudo-le-responsabilita-della-giunta-e-lindifferenza-dellopposizione/ 


PENTAGRAMMA POLITICO / Il maltempo ha messo a nudo le responsabilità della giunta e l’indifferenza dell’opposizione

BY DIALOGO NEWS on 29 AGOSTO 2023 • ( 0 )


Diciamo la verità: Paolo Vino, segretario dei Giovani Sestesi, ha usato parole forti dopo gli ennesimi danni causati dal maltempo. Ha chiesto a gran voce le dimissioni dei responsabili amministrativi che, malgrado continue segnalazioni da parte dei cittadini sulla pericolosità di alcuni alberi, si sono ben guardati dall’intervenire.

Infatti gli alberi caduti in via Grandi, che hanno distrutto diverse auto, sono proprio quelli segnalati. Il fatto che Vino, non presente in Consiglio comunale, sia battagliero, mettendo in evidenza le disfunzioni e il malgoverno della giunta Di Stefano, la dice lunga sull’effettiva capacità delle forze di opposizione presenti in consiglio che appaiano in uno stato catatonico.


Paolo Vino, si deve sobbarcare da solo tutto il lavoro che spetterebbe ai consiglieri comunali, attirando su di sé, nervose reazioni di assessori e fan della destra, ma anche diffidenza e critiche da parte dell’opposizione di sinistra. Tutto ciò dimostra l’inconsistenza dell’opposizione presente in Consiglio comunale che fa da contraltare all’incapacità della stessa amministrazione. 

Fa bene Paolo Vino ad insistere in questa sua continua e solitaria battaglia? Non lo sappiamo. Una cosa è certa: ad oggi il suo modo di far politica è l’unica speranza per ridare dignità alla vita democratica della città. (R.R.) 

Trattando la questione del cantiere di via Campestre 250, l’impressione è proprio quella che ci siano cittadini di serie A e di serie B.

Trattando la questione del cantiere di via Campestre 250, l’impressione è proprio quella che ci siano cittadini di serie A e di serie B.










“Quest’oggi recandomi presso l’abitazione di un conoscente mi sono ritrovato proprio in via Campestre dove da anni c’è un cantiere aperto per riqualifica degli edifici e,osservando il cartellone dichiarativo dello stato dei lavori, leggo che quest’ultimi dovevano essere ultimati nel febbraio 2023.
A quanto pare non è stato così, come si evince dalle foto allegate il cantiere è ancora sottosopra, incompleto e a giudicare dallo stato attuale, il termine dei lavori è ancora lontano” così Paolo Vino, Segretario delle liste Giovani Sestesi e Lista Popolare, denuncia una situazione di mal gestione e ritardo nella consegna di lavori edili sul territorio comunale. 

Tuttavia, non è finita qui e in una serie di punti critici, Vino descrive le perplessità in merito alla realizzazione di uno dei lotti ultimati:
- “a quanto sembra le inferriate dei balconi dell’edificio, dopo poco più di un mese dall’affissione, sono già arrugginite;
- per non parlare dell’estetica discutibile delle rifiniture della facciata dell’edificio;
- nell’area sottostante il lotto terminato c’è una vera e propria discarica a cielo aperto e la domanda sorge spontanea: ma è normale che chi abita al pian terreno deve affacciarsi alla finestra e vedere questo scempio?
Mentre per quanto riguarda il lotto ancora in lavorazione, sul retro del cantiere si trova un ammasso di macerie non indifferente, assolutamente antigienico.
Vi è insomma una situazione da non credere. Potrai mai essere giusto così? Non credo. 

Chi dovrebbe essere l’addetto al controllo? Dove sono i responsabili di cantiere? Chi verifica l’avanzamento lavori? E poi, a livello sanitario, quelle discariche di macerie, e i rifiuti, sono in una condizione protetta per gli abitanti? Ma ASST ha obblighi di controllo, o no? 
E il comune, che ruolo ha o meglio, dovrebbe avere in questa situazione?”.

ROBA DA NON CREDERE, una vergogna. 

Paolo Vino allega foto da lui scattate della condizione in cui versa il cantiere e si domanda: ma se quel cantiere anziché in via Campestre 250 fosse stato alle Residenze Campari, sarebbe oggi nello stesso stato? 
Abbandonato, sporco, degradato? Ribadisco, non credo”.

La domanda sorge spontanea: MA ALLORA A SESTO SAN GIOVANNI CI SONO CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B?

martedì 29 agosto 2023

SCIPPI E FURTI AL CIMITERO NUOVO DI SESTO SAN GIOVANNI, PAOLO VINO: COSA DEVE ACCADERE PRIMA CHE DI STEFANO FACCIA QUALCOSA? by SESTO DAILY NEWS

 

SCIPPI E FURTI AL CIMITERO NUOVO DI SESTO SAN GIOVANNI, PAOLO VINO: COSA DEVE ACCADERE PRIMA CHE DI STEFANO FACCIA QUALCOSA?



Nel corso degli ultimi giorni l'ennesimo atto di scippo e furto al Cimitero Nuovo di Sesto San Giovanni. Attenzione, non stiamo parlando di un’atto avvenuto di sera al buio ma in pieno giorno alle 14 una donna è stata derubata delle sue borse. Questo evento doloroso ci spinge a rivolgere un pressante appello all'amministrazione comunale affinché prenda provvedimenti immediati per garantire la sicurezza e la tutela di questo luogo di rispetto e memoria, oltre che, ripristinare la naturale funzionalità del piazzale antistante, dato che ad oggi oltre che insicuro, risulta essere utilizzato spesso come discarica a cielo aperto. Paolo Vino, segretario politico dei Giovani Sestesi: “La reiterazione di tali episodi criminosi ci lascia perplessi e indignati. È giunto il momento di chiederci quanto ancora sia necessario attendere prima che misure concrete vengano attuate, come Giovani Sestesi chiedemmo l’installazione di telecamere nel piazzale dei fioristi e all’esterno del cimitero e lungo l’enorme piazza Hiroshima e Nagasaki, ma né il sindaco e né l’assessore ci diedero ascolto”. Dove si trova l'amministrazione comunale in questa situazione? L'incolumità dei cittadini, l'integrità di un luogo caro a molti e la tutela delle persone anziane che frequentano il cimitero richiedono interventi tempestivi ed efficaci”. Esprimo il mio e nostro ringraziamento alle forze dell'ordine per la pronta risposta dopo la segnalazione dell'ultimo episodio. Sebbene la loro presenza abbia contribuito a presidiare l'area, dobbiamo riconoscere che i malviventi erano già riusciti a fuggire.Il cimitero rappresenta non solo un luogo di riposo per i nostri cari defunti, ma anche un'area frequentata da persone anziane che meritano rispetto e protezione.“Sindaco Di Stefano, Assessore Lanzoni, cosa ancora deve accadere prima che qualcuno faccia qualcosa?”, conclude Vino.

IL FATTO DEL GIORNO / L’assessore Lanzoni esperto di telecamere ignora la realtà di Sesto sulla criminalità quotidiana. By Dialogo News

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IL FATTO DEL GIORNO / L’assessore Lanzoni esperto di telecamere ignora la realtà di Sesto sulla criminalità quotidiana

 L’assessore Marco Lanzoni, risponde alle rimostranze e alla denuncia di Paolo Vino dei Giovani Sestesi sul  furto (anzi lo scippo), avvenuto al cimitero nuovo ai danni di una signora. Lo fa con un lungo intervento su Dialogo News dove ci propina una lezione tecnica sulle telecamere, sui costi, sulla posa e sulla funzionalità. 

L’assessore Lanzoni ci ricorda (anche) che bontà sua, volendo anche i privati possono installarle. Ora premesso che l’acqua calda è già stata scoperta da un bel pezzo, ciò che non dice Lanzoni è che lui, il sindaco e la giunta sono sei anni che cianciano di sicurezza, di telecamere di tolleranza zero mentre la città registra furti, vandalismi, risse e accoltellamenti anche in zone provviste di telecamere. 

Si vede che funzionano male e poco. Le telecamere servono, ma serve soprattutto una politica diversa, dove gli spazi siano occupati dalla vivibilità sociale e culturale. Invece viviamo in una città in agonia, con ampie zone di degrado, con una politica culturale pari a zero, con un sistema sociale smantellato ecc. Ma questo l’assessore Lanzoni non può saperlo; lui sa solo di telecamere. O no? (P. D. L.)